Monaco di Baviera, 22 febbraio 1943. Gli studenti universitari Sophie Scholl, Hans Scholl e Christoph Probst, dopo quattro giorni di torture da parte della Gestapo, vengono ghigliottinati nel cortile della prigione Stadelheim per aver propagandato idee che incitano alla ribellione non violenta nei confronti del regime nazista. I funzionari del Reich che li interrogano rimangono stupiti per il coraggio che dimostrano.
Alla lettura della sentenza:
Gli accusati hanno, in tempo di guerra e per mezzo di volantini, incitato al sabotaggio dello sforzo bellico e degli armamenti, e al rovesciamento dello stile di vita nazionalsocialista del nostro popolo, hanno propagandato idee disfattiste e hanno diffamato il Führer in modo assai volgare, prestando così aiuto al nemico del Reich e indebolendo la sicurezza armata della nazione. Per questi motivi essi devono essere puniti con la morte.
Sophie Scholl risponde:
Credo di aver fatto la miglior cosa per il mio popolo e per tutti gli uomini. Non mi pento di nulla e mi assumo la pena.
Se non lascio commenti al calendario degli eroi è solo perchè questi post mi lasciano ammutolita. Le parole fuggono via senza riuscire a fermarle. Nel silenzio sento solo il cuore che batte a mille.
Lascialo battere andreana, perché tantissimi cuori ormai hanno smesso di farlo. Un forte abbraccio