Dalla mia terra, ancora una volta ferita, umiliata, negata. Le parole ormai rischiano di suonare vuote come cembali nel deserto. Ci resta la rabbia. E la speranza di non smarrirci in questo silenzio assordante.
Dalla mia terra, ancora una volta ferita, umiliata, negata. Le parole ormai rischiano di suonare vuote come cembali nel deserto. Ci resta la rabbia. E la speranza di non smarrirci in questo silenzio assordante.
Scritta sul muro di una scuola elementare incontrata sulla strada per Viñales, a Cuba. Una frase che mi ha fulminato, perché da sola vale intere biblioteche e quintali di volumi di pedagogia e politica.
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