Verso La California

2013-07-29 14.27.56-1Tra S. Vincenzo e La California, più o meno al km 266 dell’Aurelia (sulla destra per chi sta andando verso Livorno), c’è uno dei miei alberi preferiti. A occhio e croce avrà almeno 200 anni.

Per me sta lì da sempre. Da molto prima che imparassi a guardare gli alberi, accorgendomi della loro straordinaria presenza. O ancora da prima che iniziassi a percorrere quella strada con i miei genitori e mia sorella, passandogli accanto senza rendermene conto all’inizio e alla fine di tutte le mie vacanze.

È un pino domestico (Pinus pinea). Solitario.

Ci passo ora con mia moglie e mia figlia. Lo salutiamo. Fermo in quel punto chissà quante ne avrà viste. Di sicuro indifferente alla nascita dello Stato italiano, all’alfabetizzazione della sua popolazione, alle disavventure politiche, ai mondiali di calcio, alle distruzioni e alle ricostruzioni.

Sarà nato per mano di un uomo? Se fosse così, quell’uomo ha scavato una buca e ha piantato qualcosa di più di una pianta. Un’intenzione. Ci ha messo dentro un proposito. Tutta la potenza e l’energia di un’idea che gli è sopravvissuta e, come succede alle idee, se ne sta ancora lì. Ferma e imperturbabile, dopo tutto questo tempo.

Informazioni su RP McMurphy

Chito e RP McMurphy vivono a Roma, ma qualcuno giura di averli visti più volte dalle parti di Maracaibo. Hanno un amore dichiarato verso tutti i sud del mondo e un’istintiva simpatia per chi vive ai margini.
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