Assenze

sediaI luoghi restano, anche se le persone non ci sono più. Quando però quei luoghi e quelle persone sembravano essere legati indissolubilmente, e mai avresti creduto possibile immaginare che qualcosa sarebbe potuta cambiare, devi fare i conti con questo. Luoghi che sembrano vuoti e sguardi che non ci sono. Allora quello che resta sono i ricordi e il dolore di poter parlare soltanto con i fantasmi.

Gaetano non c’è più e la comunità di Borgo Amigó non sarà più la stessa. La comunità che lui stesso aveva fondato e costruito pietra dopo pietra fino a renderla un esempio unico nel suo genere. Un modello di pedagogia capace di recuperare dalla devianza tante giovani vite interrotte e la dimostrazione evidente che il sistema coercitivo è fallace e non serve.

Era un po’ di tempo che pensavo di andare a trovarlo. Di tornare a sedermi o passeggiare con lui in giardino discutendo dei nostri percorsi. Ho rimandato tante volte, con l’idea che tanto avrei sempre potuto, prima o poi, arrivare a Borgo Amigó e parcheggiare sotto l’ulivo centenario, perché tutto sarebbe stato immutabile. La nostra intesa, la reciproca stima, la cornice magica di quel luogo incantato.

Invece no. Adesso Gaetano non c’è più. Soltanto il tempo potrà dire se la pianta cresciuta dal seme interrato da un uomo coraggioso sarà ancora capace di regalare frutti. Però intanto adesso io mi sento un po’ più solo. E mi chiedo dov’è quel luogo in cui finiranno per andare tutte quelle cose che avremmo potuto raccontarci.

Informazioni su RP McMurphy

Chito e RP McMurphy vivono a Roma, ma qualcuno giura di averli visti più volte dalle parti di Maracaibo. Hanno un amore dichiarato verso tutti i sud del mondo e un’istintiva simpatia per chi vive ai margini.
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2 risposte a Assenze

  1. Ivan Cervesato ha detto:

    Caro maestro, dove sia quel luogo, ce lo dice Leopardi…

    Lungi dal proprio ramo,
    povera foglia frale,
    dove vai tu? – Dal faggio
    là dov’io nacqui, mi divise il vento.
    Esso, tornando, a volo
    dal bosco alla campagna,
    dalla valle mi porta alla montagna.
    Seco perpetuamente
    vo pellegrina, e tutto l’altro ignoro.
    Vo dove ogni altra cosa,
    dove naturalmente
    va la foglia di rosa,
    e la foglia d’alloro.

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