Ci siamo. Si torna in classe. Il salto all’indietro dalla quinta alla prima non è cosa da poco. Dei nuovi bambini per ora conosco soltanto i nomi. Ventidue nomi che diventeranno occhi, storie, discussioni, diverbi, sorrisi, e tutto quello che entrerà dentro l’avventura di una squadra in viaggio. Nell’attesa che suoni la prima campanella, in questi giorni, la scuola si è riempita intanto di riunioni noiose.
Tra queste c’è un incontro di formazione per l’utilizzo del nuovo registro digitale Axios, l’ultima moda in termini di software. Io un registro tradizionale non l’ho mai avuto. Mi sono sempre rifiutato. Non ho usato quello cartaceo da scuola superiore, pieno di caselline minuscole da riempire di numeri, ma neanche i suoi successivi sviluppi digitali. Così l’incontro l’ho disertato. Che arrivi pure l’ammonizione. Ho i miei quaderni. Mi bastano.
Datemi un registro nel quale non ci siano numeri, ma si debba riempire lo spazio di pensieri. Datemi un registro dove, oltre alla matematica, alla grammatica e alla geografia, ci si chieda a che punto è il bambino nel suo percorso di crescita personale e siano previste materie come accoglienza dell’altro, fiducia in se stessi, consapevolezza del bene comune, fantasia, creatività, autonomia, senso di responsabilità.
Allora sì.
ahahah passano i quinquenni ma tu resti identico Maestro! Auguri di buon inizio a te e alle 22 matricole 😉
Grazie nonnalaura
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