Forse la stessa attitudine a stupirsi ed emozionarsi che vorrei coltivare nei bambini fa parte del bagaglio che mi porto sulla schiena nel mio viaggio. Forse qualche volta anche io riesco a essere come loro. Forse davvero tutti questi giorni passati insieme, prima di finire, hanno riempito il mare di stelle marine e perle preziose. Magari sarà per questo se certe parole non riesco a leggerle o ascoltarle senza provare commozione.
Quintana
Scritta sul muro di una scuola elementare incontrata sulla strada per Viñales, a Cuba. Una frase che mi ha fulminato, perché da sola vale intere biblioteche e quintali di volumi di pedagogia e politica.
Gli opliti che stanno scrivendo sono:
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gli opliti di Aristotele 
Meraviglioso…
molto meglio di una poesia… ruberò al bambino la moltezza del cuore!
e, a proposito, tanti auguri maestro Flavio, spero di non perderti quando giugiuù passerà alle medie!
grazie nonnalaura. Lo spero anche io
Maestro Flavio sei un grande !!!!!
Grazie, ma veramente io non immaginavo neanche di avere la moltezza nel cuore….
Una parola che l’Accademia della Crusca potrebbe ammettere data la sua altissima ricchezza semantica.Le creature piccole sono “molto”, se sappiamo stare ad ascoltarle.
…a quanto pare hai ricevuto un gran satori !! Questo è il risultato per chi ” leaves them kids alone…” 😎
un abbraccio