La Esperanza. Berta Cáceres viene uccisa il 3 marzo del 2016 perché combatte per i diritti delle popolazioni native in Honduras e rappresenta una pietra d’inciampo fondamentale nella vittoriosa lotta contro la realizzazione del complesso idroelettrico Agua Zarca, previsto sul Rio Gualcarque grazie all’intesa tra la compagnia honduregna Desa e quella cinese Sinohydro. L’esercito possiede una lista di 18 difensori dei diritti umani da uccidere ed il mio è il primo nome.
Io voglio vivere perché ci sono ancora tante cose che desidero fare ma non ho mai pensato di smettere di combattere per il mio territorio e per una vita dignitosa anche perché la nostra battaglia è legittima. Io faccio attenzione alla mia sicurezza personale ma nel mio paese, dove l’impunità è totale, sono vulnerabile. Mi vogliono morta, e alla fine ci riusciranno. Loro hanno paura di noi perché noi non abbiamo paura di loro.
In Honduras tra il 2010 e il 2014 sono state uccise 101 persone a causa del loro impegno a favore delle comunità native, che occupano quei luoghi dall’epoca precolombiana ma che oggi non sono riconosciute dal governo centrale e vivono in un contesto di oppressione culturale e politica.