L’attesa

bilalIl 17 ottobre scadeva il termine che il Ministero della Pubblica Istruzione aveva per presentare le sue ragioni dopo essere stato chiamato in causa dal mio ricorso contro il provvedimento disciplinare che ho ricevuto per non aver voluto somministrare i test Invalsi. Il Ministero non ha mosso una paglia.

Il mondo giuridico e i suoi linguaggi non li conosco. Lo ammetto. Però mi sembrerebbe normale che si debbano difendere le proprie ragioni quando si è chiamati davanti a un giudice perché qualcuno ti incolpa di qualcosa. Il Ministero no. Lui non si spreca. Tu lo accusi di incapacità pedagogica, rivendichi la libertà di obiettare alle sue insulsaggini, e lui non fa una piega.

In una controversia condominiale probabilmente sarebbe un punto a mio favore. L’altra parte rifiuta di presentarsi e lascia il campo vuoto. Non proprio un gesto conveniente quando il giudice deve decidere tra due ragioni. Ma qui in ballo c’è la difesa della scuola pubblica e chi quella scuola vuole trasformarla in un supermercato con tanto di tessera a punti.

Scrivo pagine e pagine, raccolgo tonnellate di documenti e il Ministero no. Lui neanche una riga. La sua posizione non prova neanche a difenderla. Alcuni amici esultano. È un segno di debolezza, dicono. Il Ministero non sa come rispondere. Ma che, cari miei. Questa è solo la strafottenza del potere. Il Ministero non ha bisogno di rispondere con trattati di pedagogia. Ha già parlato con le circolari. Neanche mi calcola. Mi snobba come fossi un moscerino sul parabrezza di un tir.  

Così tra una settimana c’è l’udienza. E le parti sono chiare. Da una parte un cuore, dall’altra un ciclostile.

p.s.
La tavola in copertina è di Enki Bilal.

Informazioni su RP McMurphy

Chito e RP McMurphy vivono a Roma, ma qualcuno giura di averli visti più volte dalle parti di Maracaibo. Hanno un amore dichiarato verso tutti i sud del mondo e un’istintiva simpatia per chi vive ai margini.
Questa voce è stata pubblicata in diario, scuola e contrassegnata con , , , , . Contrassegna il permalink.

13 risposte a L’attesa

  1. chezliza ha detto:

    ….nn mollare!!!!

  2. polepole ha detto:

    Ecco, sì, non mollare!

  3. RP McMurphy ha detto:

    grazie. Non mollerò.

  4. andreana ha detto:

    Quel giorno sarò lì con te, anche se c’è il mare di mezzo, perchè comunque vadano le cose non devi sentirti solo. Ci sono ponti che il Ministero non potrà mai distruggere perchè non è in grado di costruirli. Tace perchè non è in grado di dire qualcosa che sia “migliore del silenzio”.

    • RP McMurphy ha detto:

      cara Andreana, la tua vicinanza va oltre l’arcobaleno che unisce la tua terra alla mia. È comunione d’intenti e di sforzi. Di profumi e di sogni. E non potrà essere certo il mare a separare quello che è tenuto stretto dal medesimo anelito.

  5. Francesca ha detto:

    In bocca al lupo!! Non ti conosco, ma sono pienamente d’accordo con te. Forza!!!

  6. lezzy ha detto:

    Buon di, Murphy
    siamo “tutti” con te, e “con mucho gusto” hombre; quindi “inculo” alla balena.
    Ho scelto la balena al posto del lupo perchè, a mio modesto parere, mi sa che il lupo non sarà sufficiente; lo stato, con il suo silenzio ti ha già risposto…lo sai vero? (e poi i lupi già scarseggiano, invece la balena in questi casi, manco se ne accorge… 😀 )
    Hai detto bene, è una controversia fra cuore e ciclostile, ma si svolge in un tribunale e lo stato ha sempre bisogno di precedenti a suo favore.
    La vedo dura Murphy, nobilissima da parte tua, ma dura (e sono sincero nel dirtelo) ; salvo l’avere il “culo” di beccare un “amministratore” (giudice) giusto… cosa che ti auguro con “toda mi alma”
    Sappi che per me tu hai già vinto e che questo spirito mascherato, nel giorno del tuo “giudizio”, sarà lì con te 😉

    @andreana
    …ci sono anche ponti che il Ministero non vorrà mai costruire perchè, in caso di necessità, non è in grado di distruggere

    • RP McMurphy ha detto:

      grazie uomo mascherato. So benissimo che le speranze sono quasi nulle. Lo so da sempre. Perfino il sindacato dei Cobas (solitamente il più combattivo) si è elegantemente defilato, evitando così la sconfitta e lasciandomi in braghe di tela.
      Ma non puoi sostenere un principio e dopo metterti a fare i calcoli. Un principio è un principio. Non puoi rivendicarlo a giorni alterni. Così andrò avanti. Anche in appello.
      L’ho già scritto. Il fascino estetico di certe sconfitte vale il prezzo del biglietto.

      • lezzy ha detto:

        … sul principio e tutto il resto mi trovi in piena sintonia.
        Io non escludo la probabilità che tu possa beccare un” judge” giusto; c’è ancora
        Come ho già scritto, per me tu hai già vinto, ma un verdetto a tuo favore sarebbe
        un segno bellissimo di giustezza in mezzo a tante ingiustizie 😉

  7. andreana ha detto:

    Stamattina a Cagliari c’erano 900 persone ( le richieste di partecipazione erano 1300), provenienti da tutta l’isola, in ATTESA del Ministro Giannini per le consultazioni sulla “Buona Scuola”. Ma come il suo predecessore Gelmini, convinta che ci fosse un tunnel tra la Svizzera e il Gran Sasso, sicuramente anche l’attuale ministro era convinta che ci fosse un ponte tra Roma e la Sardegna. Scoperto che il ponte non esiste, ha deciso di non presentarsi all’incontro mandando al suo posto il segretario. Una mobilitazione enorme, tra forze dell’ordine, DS, docenti, ATA e studenti, per che cosa? Per ascoltare l’ennesimo silenzio. Detto così sembra pure romantico, invece…
    Buona Scuola a lei, Ministro!

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...