Minchioni

minchioni softairDopo la Colombia ci aspetta l’Etiopia. Usciamo dalla sede dell’associazione con la quale adotteremo una seconda bambina e fatti pochi passi ci ritroviamo davanti alle vetrine di un negozio di armi da guerra. In pochi metri di marciapiede si passa tranquillamente da una guerra all’altra. Da quella vera, che insanguina molti stati africani, a quella simulata, la guerra che si pratica per gioco nelle nostre campagne.

Ha anche un nome. Si chiama Softair.

Un bambino che corre e spara giocando ai cowboy lo posso capire. Un adulto che si veste da soldato Ryan, dipinto in faccia con vernici mimetiche, che spende migliaia di euro in armi e attrezzatura per andarsene a sparare ai nemici nei boschi, invece mi fa ribrezzo.

Io uno così lo paracaduterei in Siria, in Congo, in Nigeria o in uno qualsiasi degli altri Stati nel mondo in cui si combatte e uccide davvero. Ce lo farei stare anche solo un weekend. Ti piace giocare alla guerra? Guarda un po’ qua.
Magari poi quei due o tre neuroni che ti vagano in testa ti aiuteranno a capire che la guerra fa schifo. E che l’espressione massima dell’orrore di cui è capace il genere umano non può essere un gioco. Mai.

Informazioni su RP McMurphy

Chito e RP McMurphy vivono a Roma, ma qualcuno giura di averli visti più volte dalle parti di Maracaibo. Hanno un amore dichiarato verso tutti i sud del mondo e un’istintiva simpatia per chi vive ai margini.
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4 risposte a Minchioni

  1. Candida Eréndira ha detto:

    Cecenia, Indonesia, Repubblica Democratica del Congo, Filippine, Nepal, India, Kashmir, Afghanistan, Egitto, Siria, Nigeria, Uganda, Burundi, Sudan, Somalia, Costa d’Avorio, Pakistan, Birmania-Myanmar, Senegal, Mali, Israele… sono più di 60 i paesi dove si sta combattendo una guerra.
    Sono quasi tutte guerre dimenticate. Del resto noi abbiamo i nostri problemi. I giudici cospirano contro Berlusconi, Raul Bova ha lasciato la moglie, Balotelli forse domenica non gioca.
    Ma non sarà che non se ne parla perché i conflitti si combattono tutti nel terzo e quarto mondo mentre le armi si fabbricano in occidente e la cattolicissima Italia è ai primissimi posti tra i produttori e venditori di armi?

  2. yenibelqis ha detto:

    Io farei leggere questo, ai minchioni del titolo: http://it.jrs.net/Voices_Detail?TN=DTN-20130911084114&L=IT. Adam questa storia la racconta ai ragazzi nelle scuole, nella speranza di avere qualche giocatore in meno nelle prossime generazioni.

  3. andreana ha detto:

    Fa tutto parte di uno stesso grande progetto: distruggi la scuola e l’istruzione e aumenti il numero di quei ragazzi che decidono di arruolarsi nell’esercito, così dopo possono partire in Afghanistan convinti di portarvi la pace… con i carri armati. E se non li chiami eroi rischi di essere linciata.

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