Questa volta siamo stati fortunati. Quello che ci spettava, ciò che tutti noi non abbiamo mai smesso di desiderare, alla fine ci è stato restituito. Ma non succede sempre così. Bisogna saperlo. Ecco quello che ho detto ai bambini. Ci sono vittorie invisibili che arrivano anche se sul campo di gioco il tabellone indica il risultato di una sconfitta e i segni tutto intorno sembrano quelli di una inesorabile disfatta.
I bambini ascoltano e mai come oggi spero che capiscano le parole che mi sforzo di rendere più chiare possibili. In fondo sono stati loro la parte che ha reagito meglio in questa brutta storia. Perché alla fine restano proprio loro, i bambini, il frammento più sano di questa società smarrita. Davanti alle difficoltà sanno trovare le giuste risorse pescando nel piccolo bagaglio che si portano dietro. E ti sorprendono per la loro incontaminata esattezza. Ti sorprendono sempre.
Oggi, visto il lieto finale della nostra vicenda, ho raccontato ai bambini la storia di Julia Butterfly Hill, la ragazza che nel 1997 per salvare una foresta di sequoie dall’abbattimento sostenuto dalla Maxxam Corporation sale su una delle sequoie e resta lì per due anni e otto giorni. Per due anni a 50 metri di altezza, fino a quando la sua battaglia legale sarà vinta e le sequoie verranno risparmiate. Una storia incredibile, eppure realmente accaduta.
Può capitare allora di vincere con evidente chiarezza, ma purtroppo non è sempre così. Crederlo sarebbe un errore. La storia è piena di eroi silenziosi e resistenti apparentemente sconfitti. Uomini e donne battuti, ma non piegati. Capaci però di raggiungere l’unica vittoria che davvero conta, quella sancita dal tribunale della storia e della propria coscienza.
Nota
Il super green pass mi permette adesso di tornare in classe, ma resta un criterio che non condivido. Un’avversione che è nata istintivamente e che poi si è rafforzata nel tempo. A eccezione del ristabilito diritto a poter fare il mio lavoro, quel super green pass non ho intenzione di utilizzarlo. Sarebbe come aver osteggiato un nemico e poi accettare un suo favore. Essersi indignati nei confronti di un bieco figuro e poi avvalersi di un suo lasciapassare. Di tornare al cinema o frequentare nuovamente tutti quei luoghi che mi erano stati vietati non se ne parla. Non ci penso proprio. Il mio pensiero va invece a tutti quei docenti che sono tutt’ora sospesi e non hanno avuta la fortuna che ho avuto io.
Bentornato tra i tuoi amati bambini. Condivido la tua e la loro gioia.
grazie, sì, è proprio una gioia…
Finalmente.😊