Io me lo ricordo. Il tempo infila nella pancia fessure che diventano angoli di memoria. Praticamente smagliature. Sono inginocchiato per terra tra le dune vicino al mare. È uno dei luoghi incantati della vacanza in Salento. Scavo buche nella sabbia. Non è facile, ma tiro fuori due bulbi. Il giglio di mare è un fiore selvaggio e bellissimo, con un profumo che rende schiavi, tanto è decisa ma delicata la sua dolcezza.
Quel profumo è un regalo inaspettato. Il giglio di mare sa donarlo a chiunque si trovi lì, in attesa della sera, senza chiedere in cambio null’altro che pensieri, magari divisi a metà tra speranze e paure. Rimango incantato e non so resistere. Porto a Roma quei due bulbi come se fossi uno di quegli esploratori che attraversavano l’oceano tornando dal nuovo mondo con piante mai viste prima.
Per un anno quei bulbi sono rimasti silenti, custoditi in vasi con sabbia e terra, spostati all’occorrenza seguendo i movimenti stagionali del sole. Un po’ di acqua ogni tanto. Accanto a loro le speranze si assottigliavano, mentre le paure crescevano, con la delusione e il dolore che si provano quando il male che senti è un’offesa ingiusta e immeritata. Poi i bulbi hanno cambiato casa.
Sono arrivati a Macondo. Il luogo più latinoamericano che potessi trovare in questo quadrante di città, che qui non sembra neanche Roma, ma un paese poco più a nord della terra di Aureliano Buendía. Sul cancello di casa ho anche messo un cartello. Macondo, appunto. Qui i gigli di mare hanno deciso di spuntare. Nonostante gli esperti nel web dicano che lontani dalle dune ci mettano tre o quattro anni per sentirsi a casa, i due bulbi qualche giorno fa mi hanno fatto una sorpresa. Si sono fidati, finendo per abbandonarsi alle mie cure. Così dalla terra è uscita prima una punta affilata e turgida, poi lentamente è cresciuto un fusto ogni giorno più lungo. Gli scrigni di sepali presto si apriranno al sole, tornando a regalarmi quei fiori che un antico mito greco racconta siano nati dalle gocce del latte versate da Era mentre allattava Eracle. Aspetto. Ci sarà un profumo nuovo a Macondo.