Ieri il Collegio Docenti è stato caratterizzato dalle notizie che correvano intorno alla chiusura forzata della scuola e alla sospensione della didattica, con tutte le difficoltà che ne conseguono, compreso i problemi delle gite di istruzione già pagate e organizzate. Poi si è parlato di Invalsi. Il Dirigente comunica che la mia classe è stata scelta come classe campione. Significa che un funzionario Invalsi verrà direttamente per somministrare le prove ai bambini.
Intervengo per chiedere quali siano stati i criteri che hanno condotto alla scelta della mia classe. A volte le cose sono buffe, vero? È tutta qui la replica del Dirigente. Dovrebbe chiedere all’Invalsi, aggiunge. Rispondo che a mio parere le cose non sono buffe per niente. Una maestra alza la mano. Chiede dove si trovi il gancio della rete di pallavolo che si monta in palestra. Ha ragione lei. Ci sono delle priorità.
p.s.
La faccia stupefatta in copertina è quella che ho fatto io dopo l’intervento della maestra
Non ci posso credere… surreale come tutto il resto.
Proprio buffo. Buffo che proprio la tua classe sia stata scelta come campione. Buffo che tutta la mia scuola sia stata scelta come campione per la visita degli ispettori Invalsi. 3 giorni di incontri con genitori, docenti, personale amministrativo, consultazione documenti, progetti e REPORT finale. Però una soddisfazione me la sono voluta togliere, davanti al DS, genitori e docenti che non facevano altro che annuire alle parole dell’ispettore, quando ho raccontato degli allenamenti ai test di vari colleghi ligi al dovere e dei voti abbassati agli alunni per non aver comprato il libro “coach”. Risposta dell’ispettore :” sugli allenamenti mettiamoci una croce sopra. Sono inutili e pedagocicamente non validi.” Poi è sceso il silenzio sull’assemblea. Sui procedimenti disciplinari non poteva esprimersi perchè non riguardano l’Invalsi.
Gettare il sasso e nascondere la mano, lo si può fare in modo apparentemente un po’ provocatorio e un po’ amichevole. Ma in psicoterapia denota un comportamento evitante, tipico di una persona ansiosa che non si fida delle proprie capacità gestionali e quindi usa l’evitamento per difendersi dal mettersi in gioco.