I problemi collettivi

Dopo i problemi aperti a più soluzioni possibili, i problemi con le trappole dei distrattori, quelli con i numeri nascosti, quelli incompleti da arricchire con le informazioni mancanti, abbiamo fatto l’esperienza del problema collettivo. Il maestro dà alcune indicazioni di partenza e i bambini intervengono poi con idee personali. Si apre così una discussione per giungere alla costruzione di un testo da scrivere sulla lavagna e risolvere sui quaderni.

Chiedo di inventare un problema che abbia per protagonista il maestro A, venuto a trovarci prima delle vacanze di Natale. Aggiungo che dovrà risolversi con una delle moltiplicazioni incontrate nelle numerazioni studiate e un’addizione da mettere in colonna.

La classe si accende. I bambini intervengono con entusiasmo, lavorano insieme. Non devo faticare a moderare la discussione perché ormai i meccanismi della partecipazione sono acquisiti. Basta alzare la mano e si esce fuori dall’ombra dando il proprio contributo. Alcune idee devono essere scartate, altre migliorate, e quando intercedo lo faccio solo per stimolare il ragionamento. Non suggerisco mai, mi limito soltanto a spalancare la finestra sul panorama che ci si apre davanti. Alla fine il testo del problema che viene fuori è perfetto e i bambini si mettono al lavoro. Senza saperlo, durante il gioco di costruirlo ragionandoci insieme, lo hanno già risolto.

La cosa più bella è la domanda. Restituisce la giustezza che si deve a ogni piccola storia, anche quelle microscopiche che finiscono nei nostri problemi. E ci fa sorridere. I bambini lo sanno. Non è vietato sorridere alla fine di un compito di matematica. Anzi.

Quanti Kg dovrà portare a casa il povero maestro uscito dal supermercato?

Informazioni su RP McMurphy

Chito e RP McMurphy vivono a Roma, ma qualcuno giura di averli visti più volte dalle parti di Maracaibo. Hanno un amore dichiarato verso tutti i sud del mondo e un’istintiva simpatia per chi vive ai margini.
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2 risposte a I problemi collettivi

  1. renata puleo ha detto:

    Nella logica dei possibili, che va oltre le alternative Vero/Falso, che apre alla difficoltà delle scelte operate in un gruppo, che supera il problem solving ad unica scrittura e soluzione, c’è questo bel problema del Maestro in visita… che prima sarà passato al supermercato per procurarsi un regalo per tutti? Come vedete, da adulto, devo darmi una ragione.

  2. Pingback: La discussione in classe | Appunti

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