È un posto di una bellezza assurda. R scrive così, quando mi racconta della sua avventura in Canada e descrive il luogo dove si trova adesso, al confine con l’Alaska. R è una alunna di tanti anni fa. La bambina che avevo in classe ha lasciato spazio a una ragazza di quasi diciotto anni e la sua iperbole mi commuove. Un posto di una bellezza assurda. Non può che essere così.
Non può che essere smisurata, alla sua età, la meraviglia di fronte al mondo che la circonda. Non possono che essere esagerati lo stupore, l’entusiasmo, la passione.
Sì R, quello è di sicuro un posto di una bellezza assurda. Ma lo sono ancora di più i tuoi occhi.
p.s.
Il murale in copertina, in quel museo a cielo aperto che è Tor Marancia, è di Julian Seth Malland