Fareste mai portare a vostro figlio di 7 anni una pesante anguria per quattro piani di scale, fino a casa? Gli mettereste sulle spalle il vostro zaino, prima di un’escursione? Chiaramente no. La crescita del senso di responsabilità, come l’autostima e l’autonomia, sono processi che hanno bisogno di gradualità, temperanza e pazienza. Anticipare i tempi è dannoso. Un bambino può sostenere pesi leggeri, non possiamo schiacciarlo sotto il giogo di incarichi inadeguati.
Allora non dovremmo lasciare che i bambini decidano programmaticamente i palinsesti degli impegni familiari, stabilendo (specialmente in vacanza) cosa fare, dove essere portati, quando e per quanto tempo. I bambini pagheranno caro il ruolo di piccoli tiranni. Al di là di una evidente soddisfazione momentanea, vedranno i genitori trasformarsi in intrattenitori accondiscendenti o semplici esecutori compiacenti di ogni ghiribizzo. La letteratura pedagogica a questo riguardo è fin troppo prodiga di avvertimenti. Il bambino, per crescere sereno, ha bisogno che il genitore eserciti il ruolo di chi conosce la mappa delle stelle e tiene lui il timone. Il genitore costantemente impegnato ad accontentare il proprio figlio, così come quello perennemente preoccupato di non deluderlo, abdicano invece al compito di guida e nel lungo periodo cessano di essere una sicurezza all’ombra della quale vivere la propria incolumità.
Che cosa pensereste del resto se la guida sherpa a cui vi siete affidati, mentre vi conduce lungo un sentiero incerto dell’Himalaya si voltasse verso di voi e vi chiedesse: adesso da che parte andiamo?
Come non essere d’accordo? Le creature piccole chiedono ai genitori di “tenere il timone”, anche quando si ribellano. Non si tratta di cieca obbedienza da parte di chi è in condizione di minorità, alcune forme di disobbedienza vanno anche sollecitate, in un equilibrio difficile fra posizioni. Fare il genitore o il maestro è sempre un rischio, uno stare sul bilico. E anche un continuo fare i conti con le proprie frustrazioni di adulti. Buon inizio, “buona” scuola, ma davvero!!! Renata
grazie big chief
Mi chiedo chi siano i bambini fra genitori e figli oggi…
Già, e la confusione dei ruoli non produce altro che pasticci e disastri