Se gli occhi di un bambino

bambino irachenoNon si può morire mentre sei in un ristorante o perché hai deciso con gli amici di andare a un concerto. Ma non si può morire neanche a otto anni mentre a Raqqa stai giocando in strada, o sei a Kunduz in un ospedale di Medici Senza Frontiere, se quella strada e quell’ospedale sono bombardati da aerei di nazioni che vengono a portarti la democrazia.

Così di fronte a una strage come quella di Parigi provo ribrezzo, rabbia, cordoglio. Però poi mi faccio delle domande. Mi chiedo per esempio quale potere avrebbe l’Isis se il mondo occidentale la smettesse di guardare al petrolio come alla fonte energetica primaria. Mi chiedo cosa ne sarebbe dei suoi terroristi se il mondo occidentale la smettesse di produrre e vendere armi.

Ma mi chiedo anche perché la strage dell’Isis del 10 ottobre ad Ankara (120 vittime e 500 feriti) non abbia suscitato il medesimo unanime sdegno internazionale e perché gli eroi di Kobane vengano abbandonati a se stessi. E se gli occhi di un bambino che a Falluja guarda arrivare gli aerei per radere al suolo la città siano capaci di capire davvero chi siano i terroristi.

Forse dovremmo smetterla di leggere solo le pagine pari della storia.

Informazioni su RP McMurphy

Chito e RP McMurphy vivono a Roma, ma qualcuno giura di averli visti più volte dalle parti di Maracaibo. Hanno un amore dichiarato verso tutti i sud del mondo e un’istintiva simpatia per chi vive ai margini.
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9 risposte a Se gli occhi di un bambino

  1. chezliza ha detto:

    Appunto mi pongo le stesse domande.

  2. Silvia ha detto:

    Già…..tutto lo sdegno e la rabbia sono esplose solo ora che hanno toccato gli occidentali…..non ci fa onore!

    • RP McMurphy ha detto:

      ciao Silvia, mi sa che la capacità di provare sdegno sempre e comunque l’abbiamo persa da un pezzo. Quello che ci interessa ormai è soltanto ciò che succede nel pianerottolo di casa. Così guardiamo dallo spioncino e ci viene paura. Egoisti, stolidi e ignoranti, ecco quello che siamo.

      • Silvia ha detto:

        esattamente, fecero vedere tempo fa le immagini di un uomo ucciso sul marciapiede in una città mi pare della sicilia….e la gente gli camminava quasi sopra come se niente fosse facendo finta di non vederlo….è inammissibile, ma cosa siamo diventati? Non ci sono scuse per un comportamento del genere…e purtroppo tanti altri.

  3. andreana ha detto:

    I perchè non finiranno mai finchè non chiuderemo i conti col nostro passato e purtroppo col nostro presente, fatto di potere e di denaro. La cosa che mi fa più paura non sono le bombe ma l’incoscienza di questa parte di umanità che è disposta a perdere gran parte della propria libertà pur di sentirsi al sicuro, a qualunque prezzo. Pochi giorni fa in classe si parlava dei fatti di Parigi e un bambino ha commentato così “..perchè tutti dicono che i musulmani sono cattivi? Non è vero, perchè Youssef (il suo compagno di banco) è bravo e gentile e lui è mio amico”. Non c’è da insegnare, dai bambini si può solo imparare. Almeno fino a quando gli adulti non distruggono la loro visione del mondo.

    • RP McMurphy ha detto:

      Cara Andreana, quel bambino ha una maestra come te e probabilmente anche due bravi genitori. Mi chiedo invece che idee finiranno dentro la testa del figlio di uno come Maurizio Belpietro (che esce sulla prima pagina di Libero col titolo “Bastardi Islamici”) o in quella del bambino di Falluja che vede la sua città rasa al suolo e magari perderà amichetti e familiari tra le macerie.

  4. lezzy ha detto:

    hola Murphy,
    il post non si discute, ovvio, e condivido il tuo ragionare, ma spesso ciò che leggo (in generale ) mi scatena lo stesso ragionamento all’opposto ( non so se rendo l’idea, ma tutto ciò avviene senza cattiveria, né per fare a tutti i costi il bastian contrario od altro …,); quindi concedimi questa riflessione molto personale solo sull’inizio “Non si può morire mentre sei in un ristorante o perché hai deciso con gli amici…”

    Dal punto di vista della morte ( che ricordo inutilmente che, non esisterebbe senza la vita), ogni momento è quello giusto, no ? E perchè no al ristorante o …?

    Forse abbiamo sbagliato a dare per vero tutto ciò che ci hanno insegnato.. solo finti valori.
    Questo è per dire quanto lontani viviamo dalla realtà … meglio una dolce illusione
    Ciao Murfhy, un abbraccio 😎

    • RP McMurphy ha detto:

      ciao uomo mascherato, la tua riflessione apre a meditazioni filosofiche che potrei anche condividere, ma nelle quali non era mia intenzione entrare. Sono convinto che la nostra parte di mondo abbia un rapporto sbagliato con la morte, ma la questione mi avrebbe facilmente condotto fuori tema…

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