Ho notato questo tronco lungo un marciapiede. Ci ho visto un gatto, anche se il gatto non c’è. Poi il caso ha voluto che mi capitasse di leggere sul web la lettera di una professoressa. Descrive una scuola nella quale le parole per esprimersi, in ogni lingua, vengono cercate con cura. Non è possibile, ho pensato. Ci vuole coraggio a scrivere una cosa così. Anche questa è apparenza, mancanza, uno spazio vuoto.
Quello che vedo io sono montagne di parole, contraddittorie, incomprensibili, irragionevoli, che dicono e smentiscono tutto allo stesso tempo, contenitori ermetici, espressione di indifferenza.
È da tanto tempo che la scuola non ha più bisogno di discorsi. C’è invece urgenza di esempi, di esperienze concrete. Non è con i maestri che si riempie lo spazio vuoto delle chiacchiere, ma con i testimoni.
Comunicazione di servizio x Murphy da Lezzy-
Illustrissimo Murphy, sei gentilmente invitato da Alberto1, a fare un “salto” su http://2010fugadapolis.wordpress.com/ per fare 2 chiacchere… Un abbraccio da Isla Bonita 😎
grazie dell’invito uomo mascherato
Ma figurati, sono solo il messaggero. E’ tutta colpa di Alberto1… 😎
P.S. Mi ha fatto piacere aver visto i ‘papiri messicani ‘, incorniciati con gusto e semplicità