Cari bambini, quello che ci è capitato di vivere in questi mesi non l’avremmo mai immaginato. Abbiamo dovuto cambiare il nostro modo di crescere insieme e sostituire la scuola con qualcosa che con la scuola non aveva nulla a che fare, cercando una forma, l’unica che ci era permessa, per restare uniti come quei ritagli di stoffa che la mamma di S ha cucito insieme e formano la nostra bandiera.
Cari bambini quest’anno non metterò voti. Cosa troverete sulle vostre schede ancora non lo so, ma sappiate che se leggerete dei numeri, quei voti non li ho messi io. Se mi daranno una punizione per non aver riempito quei fogli non mi importa. Io lo faccio per voi. Perché voglio che si sappia che dentro una scheda non ci potete stare. Che siete stati molto di più.
Cari bambini, in mezzo a questa tempesta siamo stati un gruppo forte e avremmo battuto anche la squadra degli All Blacks. Nella nostra squadra ci sono stati anche i vostri genitori. Soprattutto in questi giorni hanno avuto un ruolo importante perché fossimo una squadra invincibile. Dovrei mettere un voto anche a loro? Insegnare matematica non significa credere che i numeri servano sempre a raccontare e spiegare le cose. Soprattutto non spiegano quello che siamo stati in questi mesi. Ognuno diverso, ognuno secondo le proprie possibilità.
Cari bambini, la cosa più ingiusta che possa capitare a un bambino della vostra età è togliergli la possibilità di entrare ogni giorno in classe. Ci sono state difficoltà, fatiche, dispiaceri, delusioni, ma voi non avete mai perso la voglia di sorridere. Avete continuato a far sventolare la nostra bandiera. Sono orgoglioso di voi.
p.s.
In copertina la bandiera della seconda effe
Bravo Maestro, riesci – con i tuoi bambini – a far risultare meno orribile anche la Didattica a Distanza, di fatto un’operazione da grande squadra.
Ti abbiamo incluso nel dossier di NiNaNd@ su
https://genitoreattivo.wordpress.com
Bollino Giallo
Dici bene Big Chief, meno orribile. Più di questo non si può. La didattica a distanza, ancora di più se i bambini hanno sette anni, resta un ossimoro.
Bellissima bandiera, complimenti alla mamma di S.! Potrebbe essere un’idea: sulla scheda di valutazione anziché numeri in bianco e nero tante fantasie e colori diversi, scelti dai bambini… forse servirebbero di più a raccontare i vissuti dei bambini in questi mesi.
Confermo Flavio, in questi momenti assurdi comprendo l’assurdità del voto. Grazie per quanto hai fatto per Adriano. Alla lunga capirà sempre di più la fortuna che ha avuto.
Ciao
Andrea
Laura, mi hai fatto ricordare che l’ultima volta che utilizzai un registro personale (allora, quattordici anni fa, era solo cartaceo), invece che di numeri lo riempii di colori, con tutte le sfumature possibili.
Ecco! Bisognerebbe fare così quest’anno… schede di autovalutazione colorate dai bambini dando un tema: come mi vedo? come mi sono sentito in questi mesi? mettendo tutti insieme i disegni ne verrebbe fuori un capolavoro da far impallidire Andy Warhol.
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