Cari bambini

pratoCari bambini, anche quest’anno è arrivata l’estate. Per le vacanze non ho dato compiti, lo sapete che sono contrario. Però una cosa vorrei dirvela. Non dimenticate di leggere e di segnarvi le parole nuove che sceglierete, così che possano diventare altro carburante per le vostre idee. Leggete sdraiati all’ombra, sotto un pergolato, sul dondolo, sopra un’amaca, con i grilli in sottofondo, le rondini, o il rumore del mare.

Ma ricordatevi anche di scendere da quell’amaca e di correre e giocare sui prati. Correte all’aria aperta, correte senza paura, e cadete. Che d’estate perfino un ginocchio sbucciato o un pantalone sporco di terra hanno un po’ di magia. Faranno invidia ai bambini da divano. Quelli che non si sporcano mai e che passano quasi tutto il tempo davanti alla tv o ai videogiochi.

Voi i videogiochi lasciateli perdere. Che i videogiochi vi ingannano. Cercano di convincervi sulla reversibilità delle azioni. È una parola difficile, ma significa che dentro di voi si fa spazio l’idea sbagliata che puoi tornare facilmente indietro e ricominciare da capo tutte le volte che ti va. Dammi un’altra possibilità, ecco cosa chiede infatti un bambino da divano subito dopo aver fatto qualcosa di grave. I videogiochi sono bugiardi.

Nella vita non è quasi mai così. E se quest’estate passerete molto tempo all’aria aperta capirete che un pallone, quando finisce oltre il muro di un cortile e magari è bucato da un cane, non è più buono. Che un sasso tirato verso il centro di un lago non torna mai indietro, che la bellezza di un fiore calpestato è persa per sempre.

Capirete che dovete stare attenti se volete continuare a giocare. Che tutte le cose belle vanno difese, e che ci vuole impegno e rispetto. Perfino in un gioco. Perfino d’estate.

Buone vacanze. Ci rivediamo a settembre.
Il maestro

Informazioni su RP McMurphy

Chito e RP McMurphy vivono a Roma, ma qualcuno giura di averli visti più volte dalle parti di Maracaibo. Hanno un amore dichiarato verso tutti i sud del mondo e un’istintiva simpatia per chi vive ai margini.
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8 risposte a Cari bambini

  1. nonnalaura ha detto:

    Buone vacanze a te, supermaestro, eletto il Maestro per eccellenza da tutti. Oramai quando qualche amico trova uno spunto interessante su giornali, al cinema, o semplicemente chiacchierando, mi dice: “dallo al maestro di Giulio!”
    buone rotolate sull’erba, a te, tua moglie, tua figlia e il tuo cane!

  2. RP McMurphy ha detto:

    sempre troppo buona nonnalaura. Un abbraccio estivo a te, insieme a un cantico di cinciallegre

  3. andreana ha detto:

    A Mamoiada, paese del nuorese, ci ha pensato il sindaco a rallegrare gli alunni con un’ordinanza che vieta i compiti per le vacanze. La questione sta riempiendo le pagine dei giornali e dei Tg. Il Dirigente Scolastico di Mamoiada è lo stesso che dirige “il traffico caotico” del mio Istituto. Interpellato diverse volte su Invalsi, su accorpamenti di classi, su insegnanti non nominati per mesi ecc.. si è sempre rifiutato di rilasciare interviste. Questa volta no, si è presentato davanti alle telecamere per dire che i compiti delle vacanze sono cosa buona e giusta. Esagerato il sindaco, ma al mio poco caro DS vorrei tanto dargli del lavoro da fare durante l’estate. Purtroppo mi intenerisco facilmente e forse ci rinuncerò, visto che mi ha rimproverato di avergli tolto troppe energie durante l’anno con le mie contestazioni. E allora…buone vacanze a tutti, soprattutto ai bambini, almeno per loro l’ozio non è un vizio.
    A te, carissimo mestro, e alla tua bellissima famiglia, un abbraccio lungo e profondo come il blu dell’orizzonte da cui ti guardo.

  4. Bè, mi piacerebbe essere bambina io per seguire i tuoi consigli…

  5. renata ha detto:

    ” Nell’album (delle figurine Panini) del 2016 viene venerato anche il capitalismo trionfante. Pur essendo diffuso in centoventi paesi, si nota un’uniformazione attraverso l’inglese […] Alla borsa delle immagini, diventata nelle scuole un elemento essenziale della vita sociale, le figurine dello sponsor (Coca Cola) si scambiano con dieci figurine dei calciatori. Un bambino di dieci anni assimila così la legge della domanda e dell’offerta, non c’è un’età per imparare la logica del mercato”. Trovo questa chiusa su un articolo del Le Monde Diplomatique di questo mese (“I piccoli segreti delle figurine sportive”). Mi sembra un modo per commentare, sia il tuo pezzo sull’educazione finanziaria, sia per riflettere sulla difficoltà a tenere i bambini alla larga dal conformismo sociale, durante le vacanze più vivo che mai. Renata

    • RP McMurphy ha detto:

      già, ai miei tempi i bambini vivevano una condizione di transitoria tranquillità, poi sono diventati un mercato di veri e propri consumatori (spesso in grado di trainare gli adulti, come ha ben compreso McDonald’s). Adesso sono oggetto di sempre maggiori attenzioni. Vuoi un cittadino ordinatamente predisposto a sottomettersi alle leggi del sistema capitalista? Inizia a lavorare dal bambino.

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